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Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale Online.

Molti riescono a ottenere foto composte correttamente anche senza aver studiato, questo perché probabilmente hanno un senso della composizione istintivo.

Come già detto la fotocamera a differenza dell’occhio umano registra tutto, quindi quello che ai nostri occhi in un primo momento è sfuggito risultando invisibile, in foto si vedrà.

Prima di scattare una foto si deve prestare attenzione sia al soggetto principale che agli elementi secondari, per non avere brutte sorprese in seguito. Uno dei vantaggi del digitale rispetto alla pellicola è il poter eliminare più facilmente gli elementi di disturbo dell’immagine in post produzione, ma questo non significa che non dobbiamo badare ad essi, photoshop non fa miracoli.

Come in ogni cosa non esistono regole fisse che non possano essere trasgredite. Alcune fra le migliori fotografie ignorano qualsiasi regola compositiva, ma a meno che non abbiate un genio istintivo è meglio seguire le regole.

Secondo la mia esperienza personale esistono 9 regole fondamentali:

1°) Centrare bene quello che ci interessa, questo non significa che il soggetto della fotografia debba a tutti i costi stare al centro dell’immagine, anzi, molto meglio se il soggetto principale è decentrato, questo significa che dovete avere chiaro e soprattutto far capire agli altri chi è il soggetto della foto.

Esempio di soggetto decentrato.

2°) Non dividere mai la fotografia con una linea verticale o orizzontale passante per il centro, come potrebbe essere un palo o un albero. Inoltre l’orizzonte dovrebbe essere al di sopra o al di sotto del centro.

Esempio di fotografia con linea dell’orizzonte bassa.

Per esempio se si fotografa il mare la linea d’orizzonte non deve mai stare al centro, ma si deve dare più spazio al cielo oppure all’acqua.

3°) Se si fotografa un panorama bisogna stare bene attenti che la linea dell’orizzonte non sia inclinata, è orrendo vedere una foto in discesa o in salita, consiglio di fare più scatti fino a che non si è sicuri di aver realizzato almeno una foto con la linea di orizzonte perfettamente dritta, questo sempre nel caso che l’effetto non sia voluto.

4°) Prima di scattare bisogna cercare il punto di vista migliore, personalmente provo sempre a fare sia inquadrature verticali che orizzontali, bisogna abituarsi a cercare punti di ripresa inusuali, testando le varie lunghezze focali per vedere i risultati che si ottengono. Fotografare un soggetto frontalmente spesso può risultare banale, se per esempio volete conferirgli imponenza fotografatelo dal basso.

5°) Esistono delle regole base da seguire per inquadrare le persone, nei ritratti viene solitamente usato un teleobiettivo, per essere precisi un medio tele, focale variabile tra i 50mm e gli 85mm, consiglio di riempire l’inquadratura evitando di lasciare troppo spazio vuoto sopra la testa.

In un primo piano bisogna fare attenzione a non stringere il soggetto troppo sotto al mento, per avere un buona composizione dividete la foto orizzontalmente in tre parti uguali e mettete la linea degli occhi nel primo terzo (regola che capirete meglio leggendo l’ottavo punto di questa guida).

Quando si fotografa un mezzo busto si deve fare particolare attenzione alle mani, un errore frequente è quello di tagliarle all’altezza del polso.

6°) Bisogna cercare il centro d’interesse della scena che si vuole inquadrare e valorizzarlo il più possibile, si può intervenire in post produzione utilizzando lo strumento di ritaglio, oppure sfruttare la differenza tonale tra il soggetto e lo sfondo. Soggetto chiaro e fondo scuro (o viceversa) in questo modo si attira subito l’attenzione dell’osservatore.

7°) Prestare attenzione alle forme, le linee e i volumi, cercando di realizzare composizioni geometriche, questo discorso vale soprattutto per la fotografia di paesaggio urbano. Le linee sono le zone di confine tra due aree ad elevato contrasto, dovuto a una differenza sia di luminosità che di colore, definiscono la forma ed è bene sfruttarle per mettere in risalto il soggetto dell’immagine e guidare lo sguardo dell’osservatore. A seconda del tipo di linee prevalenti la foto comunicherà emozioni differenti, le linee orizzontali contribuiscono a dare un senso di calma ed equilibrio, mentre le linee verticali comunicano forza e vigore, le linee diagonali aggiungono dinamismo mentre quelle curve conferiscono ritmo e profondità.

Foto scattata rispettando la regola dei terzi, in questo caso il soggetto è la statua in processione ed il gruppo di persone che la sorregge.

8°) La regola dei terzi è una di quelle regole fotografiche di cui si parla tanto e che pochi o nessuno pensa ad applicare in fase di scatto, soprattutto in generi fotografici in cui non si costruisce la scena e si deve essere veloci nel cogliere il momento (come nella street photography), c’è da dire che soprattutto i fotografi più esperti tendono ad applicare questa regola senza volerlo, istintivamente.

La si pensa ad applicare di più in post produzione, col giusto taglio è possibile dare alla nostra foto equilibrio e aiuterà i punti focali a catturare l’attenzione dello spettatore.

Ma in cosa consiste questa regola? Consiste nel dividere la scena fotografata in “terzi”, sia in orizzontale che in verticale.

La griglia si chiude con due linee verticali e due orizzontali distanziate tra loro di un terzo: questo dividerà il tutto in nove parti uguali e quattro punti di passaggio.

Quando componete la vostra immagine, dovete cercare di far coincidere i punti di interesse della scena nei punti di intersezione delle linee. Se fate in modo che i punti di interesse siano esattamente sugli incroci delle linee di divisione, la vostra foto potrà dirsi bilanciata. Secondo questa regola lo spettatore tenderà a guardare la fotografia soprattutto nei punti di intersezione delle linee.

9°) Dopo avervi elencato tutte queste regole con quest’ultima vi consiglio di provare a infrangerle tutte, le foto più belle che ho visto molto spesso non erano composte secondo le regole tradizionali, l’abilità del fotografo sta nel saper introdurre e disporre nell’inquadratura i giusti elementi di tensione basandosi sul proprio personale senso artistico.

Molti pensano che basti semplicemente immortalare con la propria fotocamera una scena che in quel momento trasmette delle particolari sensazioni a chi scatta per poi attraverso quell’immagine farle provare allo spettatore, non c’è idea più sbagliata, senza lo studio, la tecnica e l’esperienza solo voi proverete delle emozioni davanti a quello scatto, emozioni scatenate dal ricordo che in voi suscita quell’immagine.

La fotografia come tutte le arti ha una sua logica, non basta fare click per trasmettere qualcosa.

Una lista di articoli sulla composizione dell’immagine:

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