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Non mi va di condannare in assoluto e distinguo 3 tipi di Writers:
– Writer bravo: Crea opere d’arte l’addove impera lo squallore più assoluto, solitamente opera sui muri grigi di periferia.
– Writer bastardo: Crea le su opere su monumenti o palazzi col fondamentale intento di mettere in evidenza i suoi lavori deturpando altre opere d’arte.
– Writer scarso & bastardo: Non sa tenere in mano una bomboletta, al massimo riesce a fare dei ghirigori sul muro e si atteggia a grande writer deturpando monumenti e palazzi con le sue porcate.
Tornando alla fotografia ci sono diversi modi di fotografare un Murales, uno è quello tradizionale, cioè tenendo tutti gli elementi esterni all’immagine che rendono lo scatto più Underground, ecco un chiaro esempio:
1°) Fotografo il murales cercando di fare entrare tutta l’immagine nella foto senza includere elementi ad essa estranei.
2°) Usando Corel Paint Shop ( ma va bene anche Photoshop ) in post produzione taglio via tutte le parti che non riguardano il murales, ovvero il marciapiede ( se non posso fare a meno di fotografarlo ) e tutti gli altri elementi esterni all’immagine.
3°) Mi rimane l’immagine, che ovviamente a meno che il murales non sia stato appena fatto è abbastanza sporco e consumato, ora aprire lo strumento di regolazione del contrasto e della luminosità.
4°) Non esiste un valore univoco di contrasto che posso indicare, vi dovete regolare a occhio, aumentatelo senza rovinare i colori, giocate con la luminosità, il risultato sarà un totale restauro del murales e i colori risulteranno vivi come se il writer abbia appena finito la sua opera.
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