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La prima vera fotografia fu scattata da Joseph Nicéphore Niépce nel 1826 su Bitume di Giudea (sostanza che possiede la proprietà di divenire insolubile in olio di lavanda dopo che lo stesso è stato esposto alla luce).
Il tempo d’esposizione di 8 ore causa l’impressione che gli edifici siano illuminati dal sole sia da destra sia da sinistra.
In realtà questa non fu la prima foto fatta da Niépce. Nel 1816 ottenne la sua prima immagine fotografica (che ritraeva un angolo della sua stanza di lavoro) utilizzando un foglio di carta sensibilizzato, probabilmente, con cloruro d’argento. L’immagine, tuttavia, non poteva essere fissata permanentemente, cosa invece che gli riuscì nel 1826 con questa “foto” al Bitume di Giudea.
Alcuni ricercatori affermano che la prima foto sia da attribuirsi a Thomas Wedgwood, un inglese, che aveva effettuato studi sul nitrato d’argento, se fosse vero, anticiperebbe di una ventina di anni la nascita della fotografia. la prima di cui si ha la certezza assoluta è di Niépce, di foto di Wedgwood “non v’è certezza”, scritti dell’inglese fanno pensare che avesse trovato il modo di riprodurre immagini tramite procedimento fotografico, ma che non fosse in grado di fissarle permanentemente.
Comment
io ci ho fatto anche una tesi su questo argomento:) sicuramente è suggestiva… ma lo sono anche le lastre di Daguerre. Successivamente è entrata nella storia "la pescivendola di New Haven" di D.O.Hill che è stato uno dei primi a far si che nei ritratti rimanesse un valore "magico" che va oltre la volontà di chi scatta.Al contrario di Atget che ha deciso di fare foto senza soggetti animati…Ma come ben sappiamo per la fotografia è impossibile staccarsi dall'uomo e vi segnalo August Sander che fotografa diverse persone, ma i suoi non sono ritratti bensì la sua è una visione più simile a un approccio scientifico anche se non da studioso. Organizza la sua opera in sette gruppi che rappresentano l’ordinamento della società attraverso tutti i ceti e professioni… particolare.
La storia della fotografia è davvero affascinante. Per chi non l'avesse letto consiglio il buon vecchio W. Benjamin con "l'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" scritto negli anni 30 che contiene anche "piccola storia della fotografia"