Per chi non è abituato a scattare con obiettivi non stabilizzati il micromosso è sempre in agguato.

Se ci si attiene a delle semplici regole legate alla tecnica/postura possiamo garantirci delle foto senza il micromosso:
– Tenere i piedi leggermente larghi
– Posizionare un piede leggermente avanti
– Sfruttare l’appoggio dell’occhio sul mirino (3° punto d’appoggio naturale)
– Piegare i gomiti avvicinandoli ai fianchi
– Impugnare bene il corpo macchina e l’obiettivo: generalmente la mano sinistra regge il corpo della reflex e l’obiettivo da sotto, con il palmo rivolto verso l’alto permettendo anche di agire sui 2 ring posti sul barilotto dell’obiettivo (zoom e focheggiatura : quest’ultimo se si lavora in manuale); la mano destra avvolge saldamente la reflex con l’indice che senza tensioni è pronto ad agire sul pulsante di scatto dopo aver fatto le regolazioni sulla ghiera anteriore e il pollice pronto alle regolazioni sul dorso e appoggiato sulla superficie al momento dello scatto.
Per obiettivi molto pesanti, con allungamento anteriore durante la zoommata, consiglio di mantenere la mano sinistra sotto l’obiettivo oppure sul lato sinistro sempre a forma di “C”. Utile per bilanciare l’insieme reflex + obiettivo è di dotarsi di impugnatura battery-grip sotto la reflex in modo da controbilanciare parzialmente il tutto.
– Trattenere il respiro (in apnea) 1 o 2 secondi durante la fase dello scatto
– Lavorare con tempi di sicurezza 1/60sec o meglio 1/125sec (il tempo di sicurezza per il micromosso bisogna calcolarlo in base alla lunghezza focale, per esempio a 200 mm si usa 1/200 in analogico mentre se siamo in digitale a 200 mm si moltiplica per 1,5 avendo così 1/300, questa è una semplice regoletta ma ovviamente non è la soluzione completa al problema, ci sono fotografi che hanno la mano più ferma di altri, è una questione anche soggettiva) – Sfruttare gli appoggi naturali come banco, mobile, muro, albero, ringhiera, palo etc.
Autore: I LOVE FOTOGRAFARE
In realtà la corretta tecnica di scatto (nelle reflex ma trasportabile a qualsiasi macchina fotografica) prevede una procedura un pochino più complessa.
Per eliminare le vibrazioni si dovrebbe scattare a polmoni vuoti: guardiamo nel mirino e respiriamo normalmente, al momento che decidiamo di scattare (compatibilmente con la situazione di scatto ovviamente) iniziamo ad espirare lentamente e contestualmente aumentiamo leggermente ed in modo costante la pressione sul pulsante di scatto, in modo omogeneo e leggero fino al rilascio, l’ideale è che ci sia il rilascio dell’otturatore giusto un attimo dopo il termine dell’espirazione, quasi a sorprenderci; chiaro nel reportage non è applicabile, ma in molte situazioni si, quando abbiamo qualche secondo per comporre e scattare possiamo farlo sempre, abituandosi si impara a farlo molto in fretta.
È la stessa tecnica che si usa nel tiro con la carabina, dove naturalmente qualsiasi vibrazione al momento del rilascio del percussore inficia irrimediabilmente il risultato.
Autore: Attilio
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Proverò ad applicare la tecnica corretta.(fino ad oggi mi limitavo a trattenere il respiro)