Rimani Aggiornato

Il corso di fotografia online è estrapolato dal libro di fotografia intitolato “Manuale di Fotografia – Occhio, Mente e Cuore” in vendita a 3 euro in versione Ebook PDF.

Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale Online.

Foto di Cameron Russel – Flickr.com/photos/camkage/

La lomografia è un fenomeno fotografico che ebbe inizio nei primi anni ’90, quando due studenti austriaci trovarono alcune compatte 35mm in un mercatino. Queste compatte provenivano dall’ex URSS e avevano la marca LOMO, acronimo di Leningradskoe Optiko-Mechaničeskoe Ob edinenie, luogo in cui sono state prodotte.

La particolarità di questi apparecchi fotografici è quella di avere un obiettivo con una focale di 32mm, paragonabile ad un grandangolare medio e una relativa luminosità f/2,8. La lente piccola, inoltre, conferisce alla foto una singolare vignettatura da sottoesposizione e immagini estremamente sature. Le immagini che si riescono a realizzare con una lomo risultano cariche di vitalità, con colori saturi e brillanti. Tutto ciò può essere accentuato utilizzando pellicole scadute. Guardando una lomografia si ha l’impressione quasi di entrare ed essere partecipi della foto stessa, proprio grazie alla vignettatura, ogni cosa, anche l’oggetto più banale, rivela dettagli a cui prima non si dava importanza.

Ciò che affascina di più di questo tipo di macchine fotografiche è l’imprevedibilità dello scatto, quello che immortali non viene reso con i colori con cui lo vedi, durante lo sviluppo ti rendi conto delle sorprese che una lomo ti può fare. Per questo la lomografia si basa su due punti chiave, quali il non pensare minimamente alle regole compositive tradizionali e usare l’istinto per cogliere il momento. “Non pensare, scatta!” è il motto utilizzato dai lomografi e che è possibile trovare anche nel sito ufficiale lomography.it.

Articolo scritto da Claudia Prontera

Rimani Aggiornato