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Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale Online.
Su Forumdifotografia.it (forum chiuso) sono state fatte delle discussioni molto interessanti su questo argomento, le riporto qui, ringraziando gli utenti della community.
Gennaro Mazzacane scrive:
Dunque esaminando assieme le mie foto ho capito che c’è qualcosa non va nel mio monitor.. per questo motivo me ne sono fatto prestare uno e l’ho montato sul mio pc (due monitor). Il risultato è davvero catastrofico e io ho necessità di regolare entrambi gli schermi in modo adeguato.
Quello che ho provato a fare è :
– Impostare gli stessi profili colore che ho in Photoshop (adobe rgb 1998) che ho anche sulla mia canon 50d.
– Con Calibirize ho provato a regolare il nuovo monitor.
Essendo che io devo fare alcuni fotolibri, non vorrei avere sorprese in fase di stampa. Vorrei, quindi, una corretta calibrazione dello schermo…
La mia paura è che in PP possa devastare una foto a causa di una cattiva calibrazione, sono nel panico piu totale.
Risposta di Kazama:
Ma i tuoi monitor coprono la gamma adobe rgb? Se non la coprono è inutile impostare come profilo colore adobe rgb, perché quelle sfumature di colore non le vedrai mai..meglio lasciare il classico srgb.
A meno che non siano monitor da 400 euro in su difficilmente la copriranno.
Risposta di Marco Crupi:
Eccoti un video tutorial che ti spiega come calibrare il monitor (e anche come ritoccare in modo professionale la pelle e il viso):
Fotoritocco di pelle e viso e calibrazione monitor – Tutorial Photoshop
Sul forum vi era stata una lunga discussione sui profili colore e preset monitor da cui ho preso il meglio e ricavato questo articolo:
Profili colore e preset monitor
Idem per la scelta del monitor:
Quale schermo per PC comprare adatto alla Fotografia?
Altro articolo che consiglio è questo::
Risposta di Massimiliano Ferrari
Il discorso della calibrazione è ampio e complesso, cercherò di spiegare quello che per ora ho capito del magico mondo dei profili di calibrazione.
Per calibrare un monitor in modo decente serve un colorimetro, che ha un suo costo (magari trovi un amico che te lo presta…)
Calibrare due monitor “ad occhio” non è fattibile, se si vogliono risultati precisi (io ci ho provato… risultati tremendi…).Dicevo, serve un colorimetro (economico, parti dai 150€ o giù di li) oppure uno spettrometro (costoso, credo partano dai 400€ e dintorni).
Col colorimetro puoi calibrare solo gli schermi (che emettono luce), con lo spettrometro puoi calibrare sia gli schermi che le stampanti (che non emettono luce, ma la riflettono).
Gli spettrometri sono più precisi, ma per i miei usi un colorimetro è sufficiente.
Io uso un Eye One Display 2 della x-rite, che noto ora che non è più in vendita.
Il colorimetro/spettrometro sono strumenti che misurano la risposta dei vari colori a varie intensità, e creano una curva di calibrazione che “corregge” la risposta naturale del monitor, in modo da ottenere una risposta corretta.
La taratura di un singolo monitor è semplice: colleghi il colorimetro, fai partire il software, appoggi il colorimetro sul monitor, segui le istruzioni (il software “legge” l’intensità dei vari colori tramite il colorimetro, e ti da indicazioni su come regolare il monitor: contrasto, luminosità, parametri RGB, ecc…) ed alla fine imposta una curva di calibrazione, che viene salvata come “profilo” del monitor.
Questo profilo viene caricato ed applicato alla scheda video ogni volta che accendi il computer, e quindi corregge le imperfezioni naturali nella risposta del monitor.
Ora complichiamoci la vita, cosa succede se vogliamo calibrare 2 monitor?
Per quanto ho capito, il colorimetro principalmente serve a “linearizzare” la risposta dei colori del monitor.
Se io però ho due monitor, uno che copre il 50% dell’adobeRGB, ed uno che copre il 90% dell’adobeRgb, e li calibro in modo indipendente, ottengo due monitor che sono si calibrati, ma che producono colori diversi, nel senso che un monitor che copre il 90% dell’AdobeRGB avrà un rosso “più rosso” di un monitor che arriva solo al 50% dello spazio colori adobeRGB.
E quindi, per quanto siano linearizzati, se guardo la stessa foto avrò comunque dei colori diversi.
Se voglio che la stessa foto sia uguale su entrambi i monitor bisogna “castrare” il monitor che copre il 90% dell’adobeRGB per fargli coprire solo il 50% dell’adobeRGB.
Alcuni colorimetri hanno il software di calibrazione che fa questa cosa, altri no, dipende dal software che accompagna il colorimetro (e da quanto lo si paga, tipicamente lo fanno quelli più costosi).
Ora, avrò la stessa immagine su entrambi i monitor, ma perdo la qualità maggiore che potevo avere sul monitor che copriva il 90% dell’adobeRGB.Ora, cosa ce ne facciamo di tante foto a schermo se non le stampiamo?
Ok, stampiamole, ma come? Come si calibra una stampante? Si calibra con uno spettrometro…
Si lancia l’apposito software, che stampa da poche a molte pagine piene di rettangolini colorati dei colori più disparati, si usa lo strumento e (manualmente per i comuni mortali) si inizia una lunga sessione di lettura di tutti le patch di colore stampate (centinaia…) e si crea un profilo per quella ben specifica terna di Stampante-Inchiostri-Carta.
Cambi la carta? devi calibrare la carta nuova.
Cambi marca di inchiostri? devi ricalibrarli (assieme alla carta)
Vuoi aggiornare il driver della stampante? io non lo farei… :-)A questo punto ha uno (o più) monitor calibrati, ed una stampante/inchiostro/carta calibrata.
Ora puoi fare una stampa “controllata” ben sapendo che se il tuo monitor ha un rosso incredibile, e la stampante produce solo un rosso sbiadito, il risultato sarà comunque diverso, ma almeno nei mezzitoni le cose dovrebbero essere piuttosto simili.Però, aspetta un attimo… con che luce la guardi la foto stampata?
Perché se la guardi alla luce del sole è una cosa, ma se la guardi sotto ad una lampadina ad incandescenza, che ha una luce calda, ti falsa tutti i colori, e se stampi una foto per una mostra dove hanno delle lampade al neon, allora devi fare una calibrazione stampa per quello specifico tipo di luce, in modo che la foto abbia i colori che dici tu, con la luce che la illumina che hanno deciso gli altri.Mancherebbe ancora un passaggio, volendo si può calibrare la macchina fotografica, di modo che se fotografo un pupazzo verde, sul monitor vedo lo stesso identico verde del pupazzo che tengo in mano di fianco al monitor, ma questi tipicamente complica le cose per nulla, nel senso che di solito un fotografo elabora una foto per “tirare fuori” certi colori e certi contrasti, non per creare una foto cromaticamente accurata rispetto al vero.
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Ecco, questo è quanto ho capito per ora sulla calibrazione.
Personalmente ho 2 monitor da 19 pollici LCD, uno IPS (alto costo) ed uno TN (basso costo) tarati in modo indipendente perché il software del mio colorimetro NON fa la calibrazione simultanea di due monitor, c’è qualche differenza nei colori, ma mi accontento, sono comunque abbastanza simili (quando non erano calibrati le differenze erano abissali).Inoltre ho tarato gli schermi di 3 portatili (1 mio e 2 della mia dolce metà) che così non hanno più quel maledetto bianco che spacca gli occhi.
Ho tarato gli schermi dei PC di un altro amico fotografo.
Ed infine ho tarato anche il monitor del computer che uso in ufficio.
Quando cominci a vedere i colori “giusti” poi non puoi più farne a meno.Una cosa da dire è che schermi identici di computer identici possono avere curve di calibrazione molto diverse: me ne sono accorto quando ho calibrato gli schermi di 2 netbook identici (mio e della morosa) che o acquistato assieme e che hanno due curve di calibrazione molto diverse. Ma dopo la calibrazione i colori sono uguali!
Non ho mai calibrato stampanti o macchine fotografiche.
Per ora mi accontento di vedere la stessa foto con gli stessi colori su tutti i miei monitor.Molto (di quel poco) che so sulla calibrazione l’ho imparato su questo sito UK Commercial photography – Northlight Images di un fotografo espertissimo della materia.
Ho caricato alcune immagini esemplificative:
Monitor LCD 19″ (Belinea) calibrato e netbook non calibrato
Monitor LCD 19″ (Belinea) calibrato e netbook calibrato
Curva di calibrazione del monitor Belinea
Curva di calibrazione del Netbook
Risposta di Simone82 indirizzata a Massimiliano Ferrari:
Ma se provassi a farlo sarebbe tempo speso inutilmente (si riferisce alla calibrazione simultane di due monitor molto diversi a livello qualitativo, IPS (alto costo) ed uno TN (basso costo) usati da Massimiliano Ferrari). La risposta dei pannelli IPS e dei pannelli TN è diversa tra loro: anche se tu avessi l’hardware in grado di calibrare i monitor in maniera perfettamente uguale come curva di risposta, nell’un caso vedresti un maggiore contrasto nell’altro caso dei colori leggermente più slavati. E questo indipendentemente dalla castrazione che dovresti fare sul profilo colore dell’IPS. D’altronde se i primi costano non meno di €500 ed i secondi anche €99 ci sarà un motivo in termini di qualità.
L’unico modo corretto di calibrare due monitor è acquistare periferiche uguali, come hai notato comprando due netbook uguali. Della curva di calibrazione precalibrazione non ci può interessar di meno: evidenzia soltanto qual’è lo spostamento dai colori reali in quella periferica causato dall’installazione dei driver standard. Ciò che importa è la curva di calibrazione postcalibrazione, che deve essere una bella linea retta con tutti e tre i colori sovrapposti: solo a quel punto avrai normalizzato tutti i colori nelle giuste percentuali tra loro.
Se poi si vuole lavorare all’interno di color workflow corretto, la situazione è estremamente complicata: dipende dall’illuminazione della stanza, che dovrebbe essere neutra, diffusa e con una temperatura colore di 6500K (e non le 3000K che vengono utilizzate normalmente) ad una potenza di 120 lumen; le stampanti andrebbero scelte ad almeno 8 inchiostri valutando le differenti tipologie di stampa e quali supporti si usano (alcune vanno meglio sulle carte matte, altre sulle carte glossy, alcune vanno meglio sui neri, altre sul contrasto totale, etc.). La calibrazione di diverse periferiche, inutile dirlo, va fatta con lo stesso strumento, inutile calibrare il monitor con il colorimetro e poi passare allo spettrofotometro per stampanti e proiettori, non avrebbe senso (just for info).
Se il tuo portatile lo porti fuori dalla tua stanza di lavoro, lo devi ricalibrare sulle nuove condizioni di luce, utilizzando l’apposito comando che fa calcolare al colorimetro la luce ambientale. Lo sposti in un ambiente con un clima diverso? Lo si ricalibra. I professionisti calibrano lo schermo almeno 1 volta al giorno.
Ideale per chi vuole fare stampe professionali in casa è fare l’intero processo di calibrazione e profilazione delle periferiche almeno 1 volta al giorno. Son costi, soprattutto per le stampanti, che vanno previsti, e non è detto in tal senso che non sia più sensato rivolgersi per la stampa ad un servizio professionale che ti invii automaticamente il loro profilo di stampa ogni volta che ne generano uno.Quello che non si è detto delle stampanti infatti è che vanno calibrate una volta al giorno (almeno ogni volta che le accendi), gli studi professionali lo fanno fino a 4 volte al giorno, in base al volume di stampa.
Profilare (e non calibrare, sono cose diverse) la macchina fotografica è poi l’operazione più semplice di tutte: basta scattare una foto su una color chart della X-Rite e darla in pasto allo script gratuito che ti tira fuori i colori reali. Lo si può fare per singolo illuminante (più preciso), o per doppio illuminante (meno preciso ma adatto a diverse condizioni di luce): in pochi secondi si ha un profilo colore adatto per quella tripletta di corpo macchina + obiettivo + sorgente luminosa. Il fatto che un fotografo tira fuori i colori che gli servono e non quelli reali non toglie che partire dai colori reali è più facile che partire da un azzurro slavato del cielo che devo correggere modificando la curva di risposta della foto. E se in una sessione di scatto utilizzo diversi obiettivi a diverse condizioni di luce, mi garantisco che anche i colori che voglio ottenere siano coerenti per tutte le foto, invece di dover lavorare ogni volta su colori differenti perché non ho profilato la macchina: quanti azzurri del cielo dovrò prima normalizzare?
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