sinXphotography – Flickr Gallery
Partiamo dal presupposto che per sfruttare al meglio il tuo nuovo monitor dovresti calibrarlo con un calibratore esterno (come mi fece notare una volta un esperto nel settore, avere un buon monitor e non calibrarlo è come avere una ferrari per andare a 30 orari).
Detto ciò, a parere mio dovresti usare il profilo Adobe98 sulla reflex, come profilo monitor ripeto dovresti calibrarlo, ma per il momento assegnagli quello Dell che hai “scoperto” installando i driver…Anche su PhotoShop metti come standard Adobe 98 e prima di mandare i tuo lavori in rete converti i profili in sRGB…
Spero di esser stato chiaro….
Sagramor81 – Sito web personale
Ammetto di non essere molto indottrinato sull’argomento.
A me hanno sempre consigliato, come dice sinXphotography, di usare il profilo Adobe98.
Mi hanno anche detto – relata refero – di utilizzare sempre lo stesso profilo dallo scatto in poi (reflex, schermo, stampante, …). Non capisco sinceramente perché si dovrebbe convertire in sRGB per mettere i lavori in rete…
Sandro One
@Massimiliano – Per quanto riguarda l’RGB su reflex e Photoshop è per mantenere la stessa visualizzazione dei colori e non in maniera alterata.
@Sgramor81 – sRGB e’ l’unico profilo supportato nativamente da Windows e tutti i browser ed e’ quindi l’unico che consente la visualizzazione corretta dei colori, almeno ad oggi.
sinXphotography – Flickr Gallery
I colori che noi vediamo e “manipoliamo” sono racchiusi in una cosa definita Spazio Colore che per essere letta ha bisogno di una chiave di lettura universale in modo che ogni monitor dal più economico al più costoso riesca a restituirci una visione più o meno omogenea.
Da qui nasce il “profilo colore” che sarà la nostra chiave di lettura, di profili colore ne esistono diversi e comprendono diverse gamme dinamiche.
A me hanno insegnato a lavorare in questo modo:
– Aprire il file raw da camera raw a 200 dpi o superiore nello spazio colore Prophoto (uno dei più completi, che consente di modificare la nostra foto con più varianti cromatiche possibili)
– Finite le nostre modifiche si assegna un profilo colore in base a quella che sarà la destinazione del nostro lavoro, ovvero se dovrà andare in stampa presso una tipografia solitamente si convertirà in CYMK, se invece per esempio andrà su web, si convertirà in sRBG poichè questa è la “chiave” più universale che esista.
Alla base di tutto però ci deve essere una calibrazione del monitor, ovvero uno strumento che indichi al computer quale base di dati utilizzare per restituire al nostro occhio (tramite il monitor) i colori in maniera universale, in base al profilo colore che si utilizza nella foto…
Infatti il calibratore crea un profilo colore al monitor, e questo profilo verrà utilizzato dalle applicazione come quello di Adobe, come base di partenza per definire tutti gli altri profili colore.
Fatto questo potrete per esempio valutare una foto di un altro utente in rete, poichè sapete che voi avete il monitor conforme allo standard internazionale del colore.
Sappiate che non vi ho praticamente spiegato niente, e che l’argomento è davvero vasto….quindi vi ripeto, conviene che approfondiate autonomamente l’argomento.
Luca Adame Lombardi
Uhm, troppe domande, e troppe risposte che generano altre domande.
Ti consiglio di ricominciare da qui: Mauro Boscarol Web
Mauro Boscarol è un’autorità mondiale sulla gestione del colore, a volte i suoi articoli possono sembrare eccessivamente tecnici e scoraggianti, ma se si riesce a superare le difficoltà iniziale diventano una miniera di informazioni per capire la gestione del colore in digitale.
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