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Sensore CCD Nikon D70S – Foto di Daniel

Il corso di fotografia online è estrapolato dal libro di fotografia intitolato “Manuale di Fotografia – Occhio, Mente e Cuore” in vendita a 3 euro in versione Ebook PDF.

Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale Online.

ARTICOLO AGGIORNATO AL SEGUENTE LINK: Com’è fatta una fotocamera, funzionamento della macchina fotografica

Prima dell’avvento del digitale l’immagine era impressionata sulla pellicola, ora sul sensore, ovviamente reagiscono in modo diverso e i risultati sia nel bianco e nero che nel colore sono diversi e non migliori o peggiori come alcuni vanno a predicare.

I sensori più usati nelle fotocamere sono il CCD e il CMOS, esiste anche il FOVEON attualmente impiegato sulle macchine fotografiche prodotte da Sigma.

La risoluzione di un sensore si indica con i Megapixel.

I Megapixel

Per via del troppo marketing ingannevole la maggior parte delle persone pensa che più megapixel ha una fotocamera più la qualità delle immagini scattate con essa sia elevata, non è vero, un numero più elevato di pixel permette, in linea teorica, un maggior potere risolutivo che influenza le dimensioni di stampa, ma questo è spesso limitato dal sistema ottico.

Se il potere risolutivo dell’ottica è inferiore al potere risolutivo del sensore allora non si avrà alcun guadagno nell’aumento del numero di pixel, anzi, si avrà un peggioramento delle prestazioni del sistema a causa del maggiore rumore elettronico introdotto.

18 megapixel su un sensore largo 36x24mm (full frame) sono ben altra cosa che averli su un sensore delle dimensioni di 5.76×4.29mm.

Quindi fate più attenzione alle dimensioni del sensore e all’ottica impiegata che al numero di megapixel!

Ma cosa sono i Megapixel?

In fotografia digitale un megapixel è un milione di pixel, ed è un termine usato per indicare sia il numero di pixel in un’immagine che quanti pixel totali sono presenti sul sensore della fotocamera. Ad esempio, un sensore che produce immagini da 4288×2848 pixel è comunemente detto avere 12,2 megapixel (4288 × 2848 = 12.212.224).

Sensore fotografico

Sul sensore i pixel sono disposti sullo stesso piano e sono allineati sia in orizzontale che in verticale, formando una struttura a righe e colonne.

In questa sede non ci occuperemo di come in dettaglio il sensore funziona, su internet ci sono numerosi siti a carattere tecnico/scientifico più adatti a spiegazioni di questo tipo.

Nelle fotocamere digitali per calcolare i megapixel si deve prendere la somma totale di pixel generati moltiplicando le due dimensioni, per esempio una macchina fotografica in grado di produrre immagini a 1600 x 1200 pixel produrrebbe un totale di 1.920.000 pixel o 1,9 megapixel.

Una fotocamera con il doppio dei megapixel rispetto ad un’altra non produce stampe grandi il doppio questo perché non è solo la risoluzione a determinare la grandezza di una stampa, dipende molto anche dall’ottica e da altri fattori, io con la mia Nikon D90 da 12 Megapixel realizzo tranquillamente stampe di dimensioni 50×70 mentre dubito che una compatta da 12 megapixel o anche 24 megapixel con un sensore di piccole dimensioni e un’ottica scadente possa realizzare stampe qualitativamente paragonabili a quelle della mia reflex nonostante abbia gli stessi megapixel.

Cos’è la risoluzione

Camminando per strada vi sarà sicuramente capitato di passare vicino a un cartellone pubblicitario, la prima cosa che balza all’occhio è la scarsa qualità dell’immagine, solitamente sgranata e formata da un insieme di punti, ma basta allontanarsi un po’ perché essa appaia ben definita.

A questo punto arrivati dobbiamo introdurre il concetto di densità dei pixel, generalmente misurata in PPI, Pixel per Inch (pixel per pollice), ma più spesso sentiamo parlare di DPI l’acronimo di Dots per Inch che significa letteralmente “Punti per pollice”, cioè quanti punti immagine ci sono in un pollice, nel sistema metrico decimale indica quindi quanti punti immagine troviamo ogni 2,54 cm visto che per convenzione 1 pollice è uguale a 2,54 cm.

In sostanza, più pixel ci sono in un pollice più l’immagine apparirà definita perché lo spazio tra di essi si riduce con l’aumentare dei pixel, discorso inverso se i pixel sono pochi, più spazio vi è tra di essi più l’immagine apparirà sgranata.

La risoluzione incide sulla resa dell’immagine a seconda dei supporti di visualizzazione, fotografie che sullo schermo del pc si vedono bene al momento della stampa possono risultare di scarsa qualità (a seconda della grandezza a cui si stampano).

  • Sul web per la visualizzazione ottimale non servono più di 72dpi.
  • Per la stampa su un giornale non serviranno più di 90dpi, perché quel tipo di carta non riproduce immagini con punti più piccoli.
  • Un poster pubblicitario che generalmente si guarda da lontano richiede 150dpi.
  • La stampa fotografica richiede invece 300dpi, al di sopra di questo valore l’occhio umano non è in grado di cogliere maggiore dettaglio, quindi avere una stampa da 800dpi non aggiunge nulla alla nostra immagine.

Ricollegandoci al discorso della scelta della fotocamera è tutta una questione di esigenze, se dovete stampare foto ricordo 10×15 cm sapete quanti megapixel bastano? 2 megapixel per stampare a 300dpi!

Caso diverso se dovete allestire una mostra.

Non mi stancherò mai di ripetere che l’apparecchiatura deve essere proporzionata alle vostre esigenze, sennò diventa un peso inutile.

APPROFONDIMENTO: Dimensione dei sensori nelle Fotocamere digitali – Corso di Fotografia – Lezione 7

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