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Il corso di fotografia online è estrapolato dal libro di fotografia intitolato “Manuale di Fotografia – Occhio, Mente e Cuore” in vendita a 3 euro in versione Ebook PDF su lulu.
Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale Online.
Se siete arrivati a questo punto del corso di fotografia partendo da zero, seguendo tutti i consigli, vuol dire che avete già comprato la vostra fotocamera, con le prime nozioni qui apprese avete iniziato a fotografare e al momento di post produrre gli scatti un dubbio vi ha assalito “scatto a colori o in bianco e nero?”.
Innanzitutto sappiate che in ogni caso è meglio scattare a colori e convertire le foto in bianco e nero successivamente, con Photoshop o qualunque altro programma di fotoritocco. Questo per due motivi, il primo abbastanza logico è che una foto a colori può essere convertita in bianco e nero ma non viceversa, il secondo è che la qualità del bianco e nero realizzato con Photoshop è superiore a quello fatto in macchina.
Ma perché in era digitale si vedono foto in bianco e nero con grana e imperfezioni addirittura volute e ricercate? Non c’è un perché preciso, può essere una scelta dettata dal gusto personale, dalla volontà di ricercare un proprio stile o perché l’assenza di colore distrae meno l’attenzione dello spettatore dal messaggio che si vuole dare, non a caso il bianco e nero è indicato soprattutto per il reportage.
Scegliamo di scattare a colori perché la realtà che vediamo è a colori e ci sembra quindi naturale riprodurla nella sua interezza.
La fotografia a colori è quindi un tipo di fotografia realistica a differenza del bianco e nero considerato più astratto e artistico.
Nel bianco e nero le immagini hanno soltanto due dimensioni: prospettiva e contrasto, quindi durante la fase di scatto dobbiamo prestare particolare attenzione alle ombre e alle geometrie.
Nella fotografia a colori, invece, oltre alla prospettiva e al contrasto si aggiunge il colore, un elemento non di poco conto, infatti possiamo realizzare delle belle fotografie anche solo basandoci su di esso.
Se decidete di fotografare principalmente in bianco e nero, perché come me amate la Street Photography dovete “cambiare occhio”, cosa molto difficile è l’abituarsi a trascurare i colori come tali e a valutarli soltanto in base alla possibilità di tradurli in bianco, nero e sfumature grigie, nonché di sfruttare i contrasti fra luce e ombra.
Chi invece fotografa a colori fa un ragionamento diametralmente opposto, ovvero acquista una particolare sensibilità alle più tenui sfumature di tono, di saturazione e di luminosità cromatica.
Ma alla fine dei conti quale scegliere? Dipende dal soggetto fotografato e da quello che volete esprimere, ci sono soggetti che in bianco e nero rendono meglio che a colori e viceversa.
Curiosità: un ritratto a colori dovrebbe essere per ovvie ragioni più realistico di uno in bianco e nero poiché la realtà è a colori, questo però non è detto! Faccio un piccolo esempio, un giorno converto un ritratto a colori in bianco e nero, stranamente la versione in bianco e nero risultò più realistica di quella a colori, perché? Per due motivi:
1°) Il bianco e nero lo si accetta solitamente senza riserve nonostante l’assenza di colore, perché a esso siamo abituati e perciò la mancanza di colori è da noi ammessa come cosa del tutto normale.
2°) Il ritratto a colori che invece doveva apparirmi realistico mi è apparso a primo impatto irreale perché i suoi colori sembravano falsi, poiché la carnagione presentava una strana dominante colore, dovuta sicuramente al fatto che il soggetto era vicino a un oggetto colorato su cui la luce si rifletteva.
Ma se ci pensate, quella nella foto a colori era la realtà in quel momento, allora perché mi è apparsa irreale? Perché in noi la percezione cromatica non è sviluppata al punto da farci avvertire consciamente negli oggetti lievi aberrazioni dei colori, quindi i colori vengono giudicati dalla memoria e se essi differiscono dalla norma (cosa che avviene automaticamente se l’illuminazione non è di un bianco assoluto) li giudichiamo irreali, ecco perché hanno inventato il bilanciamento del bianco (usatissimo nella fotografia di matrimonio).
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