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Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale Online.
La tecnica fotografica per realizzare splendidi paesaggi urbani notturni non è difficile come può sembrare, si deve conoscere la tecnica fotografica e possedere l’attrezzatura giusta.
Equipaggiamento necessario:
- Fotocamera: consiglio l’utilizzo di fotocamere reflex e mirrorless per motivi legati alla qualità dell’immagine, inoltre, le prime possiedono un vantaggio dovuto al loro peso che ne aumenta la stabilità.
- Ottiche: abbiamo già parlato dei vari tipi di obiettivi e delle lunghezze focali, dipende tutto dal risultato che si vuole ottenere, per la fotografia di paesaggi notturni sono consigliati i grandangolari o gli zoom di elevata qualità che vanno dal grandangolo al medio tele.
- Un telecomando: in questo genere fotografico la stabilità della fotocamera è tutto! Anche se usate un cavalletto, per quanto robusto sia, le vibrazioni causate dal dito durante la pressione del pulsante di scatto provocheranno del micro mosso. La migliore soluzione è l’acquisto di un telecomando per comandare a distanza la fotocamera, in alternativa al telecomando potete usare l’autoscatto, in molte recenti fotocamere è possibile usare lo smartphone come comando remoto.
- Un treppiedi: accessorio fondamentale per tenere ferma la fotocamera, ne esistono di diversi tipi, la regola fondamentale da seguire nella scelta di un treppiedi è quella di non prendere il cavalletto più leggero, prendetene uno che non sia eccessivamente pesante da trasportare ma che abbia un peso tale da non essere mosso facilmente dal vento, cercate un buon compromesso tra peso e maneggevolezza. Alcuni modelli hanno una colonna centrale estraibile o scomponibile, che consente un’ampia apertura delle gambe, questo facilita lo scatto a filo del terreno (utile soprattutto per gli appassionati di macrofotografia), sul treppiede possono essere applicati diversi tipi di teste snodabili, come per esempio la testa a sfera che permette un posizionamento istantaneo e semplifica l’utilizzo dei teleobiettivi, mentre la testa semplice favorisce movimenti separati su tre assi, esistono anche impugnature tipo joystick con blocco a grilletto e posizionamento rapido. Assicuratevi che nella testa vi sia incorporata la bolla di livello.
Dopo aver preso tutta l’attrezzatura necessaria non resta che aspettare che faccia buio e cercare un bel paesaggio notturno da fotografare, un buon soggetto è la città presa da un punto di vista sopraelevato, in modo da non essere disturbati da auto o persone di passaggio, inoltre le luci delle auto creeranno delle bellissime scie luminose che daranno un valore aggiunto alla fotografia.
COME IMPOSTARE LA FOTOCAMERA:
Un errore comune a molti è l’alzare inspiegabilmente la sensibilità ISO, nonostante la foto sia fatta a un soggetto statico muniti di cavalletto. Se avete capito la spiegazione sulle basi della fotografia e sulla sensibilità ISO capirete che è una scelta infelice perché provoca del rumore elettronico inutile e orribile da vedere soprattutto in una foto di questo tipo.
- Gli ISO devono stare ai valori standard.
- Il diaframma, non posso dare un valore preciso, dipende dall’ottica e dalla fotocamera impiegata, ogni obiettivo ha una sua apertura di diaframma in cui rende di più, generalmente si consiglia di non superare f11 per non rischiare di incappare nel fenomeno della diffrazione (mi rivolgo a un pubblico che usi fotocamere con sensori che siano minimo micro 4/3, per le compatte il discorso cambia). Per avere una buona profondità di campo e un’ampia zona dell’immagine messa a fuoco, una fotografia di paesaggio anche se notturna ha bisogno di diaframmi chiusi, in genere consiglio di mantenersi tra f5.6 e f11, la soluzione migliore sarebbe fare dei test per trovare il settaggio migliore per il tipo di sensore ed ottica impiegati.
- Il tempo di esposizione varia a seconda della scena fotografata, devono essere utilizzati tempi di esposizione lunghi per via della scarsa quantità di luce, la mia fotocamera per esempio arriva a 30 secondi, dopo di che appare una scritta “BULB” ovvero la famosa posa B di cui abbiamo già parlato nell’articolo “ISO, diaframmi, profondità di campo e tempi di esposizione” L’usare tempi lunghi (alle volte anche nell’ordine dei minuti) rende necessario l’utilizzo di un cavalletto, con essi è anche possibile realizzare l’effetto “scie luminose” come nella foto seguente di Neil Kremer.
ATTENZIONE: Con pose lunghe e utilizzando diaframmi più chiusi di f11 le luci, come quelle dei lampioni, potrebbero apparire come stelle a varie punte, il fenomeno è dovuto alla luce radiante che si riflette sulle lamelle del diaframma e varia molto da un obiettivo all’altro.
La fotocamera durante le lunghe esposizione si riscalda molto, controllate il massimo tempo di posa B consentito sul libretto di istruzioni della macchina fotografica, tra uno scatto e l’altro prendete un po’ di tempo per evitare guasti da surriscaldamento.
Se si vuole fotografare soggetti in movimento senza avere un effetto mosso dovete usare tempi pari o al di sopra di 1/100 di secondo, diaframma più aperto possibile (si consiglia di usare ottiche molto luminose), focali grandangolari (non oltre i 35mm) e ISO sopra gli 800. Chi possiede fotocamere professionali di alto livello con sensore Full Frame non ha problemi ad alzare gli ISO perché il rumore generato è davvero insignificante, al contrario di una fotocamera entry level che già ad 800 ISO presenta un fastidioso rumore.
Al riguardo vi consiglio di andare a cercare i test ad alti ISO delle top di gamma delle varie case produttrici per farvi un’idea.
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