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Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale Online.
Lavorare in studio fotografico a differenza dell’esterno ci permette di avere un totale controllo sulla qualità e quantità della luce.
Prima di passare ad analizzare l’attrezzatura necessaria per uno studio è necessario partire dallo spazio minimo richiesto per allestirne uno, tutto dipende dai risultati che vogliamo ottenere e se ci serve per un’attività amatoriale o professionale, perché nel secondo caso abbiamo bisogno di molto spazio.
Lo studio fotografico del professionista deve essere diviso in varie zone, all’entrata di esso ci dovrebbe essere una stanza per ricevere i clienti in cui ci sia anche un pc da usare per la post produzione, la stanza dedicata al set fotografico deve poter ospitare almeno 4 flash (o altri sistemi di illuminazione come le luci continue) e permettere una certa distanza tra il fotografo e il soggetto e tra quest’ultimo e lo sfondo, la grandezza ideale sarebbe 10×10 metri (la stanza in cui si fotografa), infine ci deve essere una zona dedicata al make-up e al cambio di abito (che possono anche coincidere) e un magazzino per conservare le attrezzature.
Altri accorgimenti da adottare:
- Se nella stanza dedicata al set fotografico ci sono finestre assicuratevi che da esse non passi luce quando sono chiuse, meglio oscurarle con tende nere in modo da permettere il passaggio dell’aria ma non della luce.
- Il colore della stanza, delle pareti e del pavimento è preferibile che sia una tinta neutra e scura, per evitare di influenzare i colori della foto, il bianco è da evitare poiché riflette la luce.
- Le prese elettriche conviene siano di tipo schuko in modo tale da poter alimentare senza adattatori quasi tutti gli illuminatori da studio.
- Per esperienza personale vi consiglio di dotare lo studio di un sistema di climatizzazione.
- Nella stanza dedicata al set fotografico oltre alle attrezzature dedicate alla fotografia installate uno stereo, la musica può aiutare il soggetto a rilassarsi.
- Questo per quanto riguarda uno studio fotografico professionale, per un fotoamatore il discorso è diverso, deve comunque dedicare una stanza di casa sua al set fotografico ma non ha bisogno di una stanza per ricevere i clienti o di un’area specifica da dedicare al make-up e cambio abito.
ACCESSORI BASILARI PER STUDIO:
- Bisogna munirsi di un porta fondali da mettere dietro al soggetto, di fondali ne esistono diversi tipi che si distinguono per materiale e colori, si devono avere sia di carta che di tela perché hanno una resa differente.
- Servono almeno tre-quattro flash, la potenza minima che vi consiglio è di almeno 400W. Due servono per illuminare il soggetto e il rimanente per il fondale (se non è un fondale nero), oltre ai flash da studio ricordatevi di comprare dei buoni stativi.
- I flash da studio sono muniti di una sorta di parabola che direziona la luce sul soggetto generando ombre nette, ideale se cerchiamo un certo tipo di risultato, però possiamo aver la necessità di ammorbidirla, a questo scopo bisogna acquistare degli ombrellini bianchi traslucidi, da montare sul flash davanti alla parabola o ancora meglio dei soft box, questi ultimi sono più costosi degli ombrellini ma forniscono un’illuminazione migliore, più intensa e morbida.
- Pannelli Riflettenti.
- Inoltre è bene avere a disposizione una truccatrice (essenziale in questo genere) e un’assistente che vi aiuti con l’illuminazione e i vari imprevisti.
L’attrezzatura necessaria varia molto a seconda delle esigenze del fotografo e delle preferenze, io per esempio preferisco i flash alle luci continue (per motivi che vedremo successivamente), le attrezzature che ho appena elencato permettono una grande libertà di movimento e buoni risultati, per provare le attrezzature da studio e farvi un’idea di come funziona è una buona idea noleggiare uno studio fotografico da un fotografo nella vostra città.
Iniziamo parlando degli ombrelli e dei softbox, di entrambi ne esistono un’ampia gamma, variano di forma e dimensioni e sono essenziali per gestire e ammorbidire la luce.
Gli ombrellini si montano davanti al flash, fanno rimbalzare la luce sulla propria superficie restituendola più diffusa verso il soggetto, a seconda delle dimensioni e forma dell’ombrello si ottiene una luce più o meno concentrata, inoltre questa luce varia anche a seconda del rivestimento interno, gli ombrelli con un rivestimento interno bianco ammorbidiscono notevolmente la luce, a differenza degli ombrelli con un rivestimento interno argentato che riflettono rispetto ai primi maggiore luce verso il soggetto aumentando il contrasto della foto.
I soft box detti anche Bank sono delle strutture in tessuto nero al cui interno vengono alloggiati uno o più flash (o luci continue). All’interno i bank come gli ombrelli possono essere bianchi o argentati.
Per ammorbidire e diffondere la luce i soft box sono preferibili rispetto agli ombrelli, questi ultimi a confronto restituiscono una luce più dura e meno diffusa.
Iniziate facendo book fotografici in esterni:
- Munitevi di una fotocamera reflex con ottiche adeguate al ritratto.
- Un pannello riflettente.
- Un assistente.
- Un flash portatile da studio con generatore annesso, se non avete un assistente vi conviene usare i flash a slitta, ovviamente sono meno potenti dei flash portatili da studio ma hanno il vantaggio di essere più versatili e semplici, al momento dell’acquisto controllate che possa essere regolato manualmente e comandato in remoto. Il limite maggiore di questa tipologia di flash è la dimensione ridotta, per aumentare la dimensione apparente della lampo vi basterà sfruttare superfici bianche sulle quali far rimbalzare la luce per diffonderla, come un pannello riflettente o un muro bianco.
Personalmente, per iniziare a fotografare in studio ho fatto pratica in uno spazio abbastanza ristretto che mi permetteva comunque di ottenere risultati accettabili, mi sentivo però molto limitato poiché non potevo divertirmi variando lo schema di illuminazione, in parole povere non potevo spostare i miei flash ottenendo risultati significativi.
Come primo acquisto consiglio di comprare un flash da studio portatile per realizzare anche foto in esterni, per utilizzarlo vi consiglio l’aiuto di un assistente o in sua assenza di portarvi uno stativo su cui montarlo.
Il mio flash ha una potenza di 400W ed è adatto sia in esterni che come flash per lo studio fotografico.
La potenza massima è di 400W ma si può regolare girando una manopola, il powerpack (che contiene la batteria ed i comandi) mi da un autonomia di 160 scatti.
Il tempo di ricarica del Powerpack è di 3 ore.
Specifiche tecniche del mio Flash:
- Dimensioni, senza riflettore (LxAxA) W. 21x32x13cm
- Potenza di Flash 400W
- Numero guida 64
- Tempo di ricarica ca. 2-4sec.
- Lampada pilota 50W
- Tipo di innesco cavo sincro, pulsante di prova lampo
- Temperatura del colore 5300-5600K
- Peso ca. 1180g
I fondali, quelli per lo still life vanno bene di dimensioni 70x100cm circa, mentre quelli per la fotografia di persone devono essere ovviamente più grandi.
Come primo fondale compratene uno di colore grigio perché all’occorrenza può diventare bianco o nero, per farlo diventare bianco basta una forte illuminazione su di esso, discorso inverso per farlo diventare nero.
A seconda del fondale può variare l’illuminazione utilizzata, se usiamo un fondale bianco questo deve essere illuminato con una potenza doppia rispetto all’illuminazione utilizzata sul soggetto.
Con un fondale nero se le luci vanno a illuminare il fondale esso diventa grigio.
Consiglio anche l’acquisto del Green Screen, ovvero un fondale verde di una tonalità particolare che in natura non esiste, serve a poter utilizzare la tecnica Chroma key (colore chiave), il fondale verde ci permette in post produzione di scontornare velocemente il soggetto dallo sfondo per sostituirlo con un altro, esistono software che analizzando la chiave di colore eliminano il verde dello sfondo in maniera automatica, in questo modo è possibile applicare qualsiasi tipo di sfondo.
Durante la fase di scatto con il green screen si deve illuminare in modo omogeneo il fondale e porre il soggetto a una distanza di circa tre metri per far sì che non ci siano fastidiosi riflessi verdi sul contorno del soggetto. I green screen professionali sono in un materiale che riflette poco per minimizzare i riflessi che fanno perdere drasticamente qualità e rendono più difficile lo scontorno.
Per sorreggere il fondale avete bisogno del porta fondali composto da due treppiedi estensibili e una barra trasversale per sorreggere il fondale.
Ora vi propongo altri tipi di porta fondali, sono quelli a muro e quelli autopole.
Attraverso un telecomando i fondali possono essere arrotolati o srotolati, rendendo facile e veloce la selezione dei fondali. I 4 ganci in metallo, offrono la stabilità necessaria per essere applicati sia al muro che al soffitto. Grazie a un adattatore (spigot) il sistema di supporto dei fondali può essere rapidamente montato su treppiedi.
Un Autopole è un supporto che va dal pavimento al soffitto. E’ possibile montare su di esso lampade, fondali, morsetti, riflettori, ecc…
Nella seconda parte di questo articolo sullo studio fotografico analizzeremo i flash e come usarli, gli accessori fotografici per la fotografia still life e tanto altro.
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