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Ho avuto il piacere di utilizzare in anteprima per qualche mese la Panasonic Lumix GX80, mirrorless di fascia intermedia che ha molto in comune con l’attuale mirrorless top di gamma di Panasonic, la Lumix GX8.

La GX80 è stata molto pubblicizzata soprattutto per chi è appassionato di fotografia di reportage e street photography ma personalmente mi sono trovato bene anche in altri ambiti, come per esempio la fotografia paesaggistica e architettonica.

La Panasonic Lumix GX80 dispone di un sensore Digital Live MOS da 16 MP  ed un nuovo processore Venus Engine che migliora la riproduzione dei colori per una maggiore accuratezza. Il processore regola separatamente tono, saturazione e luminosità. La combinazione del sensore MOS e del Venus Engine ha permesso a Panasonic di rimuovere, per la prima volta su di una fotocamera LUMIX G, il low pass filter. La risoluzione limite viene così migliorata di circa il 10% offrendo una maggiore definizione sia nelle immagini che nei video, aumentandone ulteriormente l’impatto.

Quello che mi è piaciuto maggiormente è l’aspetto retrò e le finiture effetto pelle, con ghiere zigrinate in alluminio e di elevata qualità, inoltre è molto leggera e l’impugnatura rende possibile scattare anche con una sola mano.

Il corpo macchina possiede una tecnologia di stabilizzazione su 5 assi (Panasonic 5-axis Dual Image Stabilisation), inoltre anche gli obiettivi Lumix sono dotati di un loro sistema di stabilizzazione O.I.S. (Optical Image Stabiliser – 2 assi). I benefici di questa tecnologia sono ancora più evidenti quando si utilizzano focali lunghe o si scatta con poca luce.

Possiede un rapidissimo sistema di messa a fuoco a contrasto che sfrutta la tecnologia DFD (Depth From Defocus), i segnali digitali tra obiettivo e fotocamera vengono scambiati ad un massimo di 240 fps, permettendo una messa a fuoco velocissima in circa 0,07 secondi.

In campo video la GX80 è dotata di ripresa video 4K, ovvero a 3.840 x 2.160 pixel a 25p (50Hz) o 24p, oltre che alla risoluzione Full-HD 1.920 x 1.080 50p (50 Hz), ma quello che interessa di più un fotografo come me è la funzione 4K PHOTO, che permette di catturare anche le azioni più veloci semplicemente scegliendo il fotogramma giusto da un video 4K dal quale si ricava un’immagine da 8 megapixel. Inoltre in modalità 4K PHOTO la GX80 dispone anche della nuova funzione Light Composition che la mette in grado di combinare diversi fotogrammi in un’unica immagine finale, dando maggiore peso a specifici pixel basandosi sulla loro luminosità e rendendo possibili immagini di situazioni a bassa luminosità ed elevato contrasto, come uno spettacolo di fuochi d’artificio o il cielo notturno.

La fotocamera dispone anche della innovativa funzione Post Focus di Panasonic, grazie alla quale è possibile modificare il punto di messa a fuoco dell’immagine anche dopo lo scatto. Una funzione che trovo particolarmente utile nella fotografia macro e still life, poiché da il meglio di se con soggetti statici.

Per capire meglio come funziona il 4KPHOTO e il POST FOCUS vi rimando alla visione di questo video.

Il display è touch dalle dimensioni di 3” e 1040k punti di risoluzione che si inclina di 80° verso l’alto e di 45° verso il basso, consentendo di scattare dall’alto o dal basso con facilità. Il mirino LVF (Live View Finder) con 2.764K punti di risoluzione equivalente e con una riproduzione cromatica prossima al 100%.Il mirino Wide Screen in rapporto 16:9 è caratterizzato da un ingrandimento di 1,39x (equivalente a 0,7x su una fotocamera 35mm), una copertura del 100% del campo inquadrato. Inoltre, il sensore di prossimità serve all’attivazione della funzione Eye Sensor AF, che mette a fuoco la scena mentre portate l’occhio al mirino.

Grazie alla connettività Wi-Fi integrata è possibile collegare la macchina al vostro smartphone o tablet per controllarla da remoto e condividere le immagini ovunque vi troviate.

LUMIX GX80 vanta anche un otturatore completamente ridisegnato per minimizzare le vibrazioni e il rumore causato dal movimento delle tendine alla pressione del pulsante di scatto. La riduzione delle vibrazioni permette al fotografo di utilizzare l’otturatore meccanico anche nelle situazioni dove, precedentemente, non avrebbe avuto altra scelta che impiegare l’otturatore elettronico.

FOTOGRAFIE

Ho testato la GX80 in diverse condizioni di luce e generi fotografici, le foto ad alta risoluzione post prodotte le potete trovare in questa mia galleria su flickr: Foto con Lumix GX80 Post prodotte.

In questo articolo vedremo invece delle foto in jpeg ottenute sviluppando il raw in cui ho sistemato solo un po’ il contrasto e l’esposizione, la galleria con le foto ad alta risoluzione potete vederla a questo link: Foto con Lumix GX80 non post prodotte.

ISO 200 (Standard ISO)

CROP 100%

ISO 200 in notturna, 1 secondo di esposizione.

CROP 100%

ISO 400

CROP 100%

ISO 640

CROP 100%

ISO 800

CROP 100%

ISO 1000 ad F1.8.

 

CROP 100%

ISO 1600 notturna con 0,4 sec. di esposizione.

CROP 100%

CONCLUSIONI

Da utilizzatore della sorella maggiore, la Lumix GX8, posso dire che non ho notato differenze abissali in termini di qualità dell’immagine in condizioni di luce ottimali, ovviamente la GX80 soffre un po’ di più agli alti ISO e certamente la maggiore risoluzione della GX8 si fa sentire soprattutto quando si ha bisogno di effettuare dei crop, stranamente non ho sentito la mancanza del display completamente articolato, quello solo inclinabile va alla grande per la maggior parte delle situazioni.

Altra piccola differenza con la GX8 è il mirino reclinabile, qui non è presente e in certe situazioni ne sento un po’ la mancanza, ma considerando la grande differenza di prezzo tra le due consiglio assolutamente l’acquisto a tutti coloro che erano indecisi se comprare la GX8 per questioni di budget.

PREZZO E LINK ALL’ACQUISTO

La Panasonic Lumix GX80 è disponibile in tre versioni ai seguenti link:

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