Rimani Aggiornato
Vedere pubblicate le proprie foto su diverse guide della Lonely Planet – la casa editrice più famosa al mondo per il settore delle guide turistiche – è una grande soddisfazione: sia per il fatto in sé e per sé di essere pubblicato, sia perché le mie foto sono state selezionate tra milioni del medesimo luogo, è un po’ come vincere un concorso fotografico su larga scala.
I miei lavori si trovano nelle seguente guide:
Le guide che vedete nelle immagini sono in italiano – tranne quella di Cuba che è in inglese – ma vengono stampate in moltissime lingue.
COME LONELY PLANET HA TROVATO LE MIE FOTO
Metto subito le mani avanti dicendo che purtroppo questa è una soddisfazione più spirituale che economica, poiché Lonely Planet – come la stragrande maggioranza delle case editrici – prende le foto dai servizi di microstock.
Ormai poche realtà hanno i propri fotografi o ingaggiano dei professionisti per realizzare servizi ad hoc, preferiscono comprare le immagini da grossi archivi fotografici online, questo rende la vendita e l’acquisto delle operazioni molto rapide in cui vi è però un intermediario, il lato negativo è che sulla singola vendita si guadagna veramente poco, il guadagno arriva vendendo tantissime foto (la stessa foto si può vendere un numero infinito di volte a diversi soggetti).
Altro aspetto negativo è la concorrenza, che è enorme; quando dicevo che hanno scelto le mie foto tra milioni non era un’espressione così per dire: dei luoghi da me fotografati – Sicilia e Cuba – sui siti di stock ci sono, letteralmente, milioni di fotografie. Quindi il fatto che Lonely Planet abbia scelto le mie sopra le altre è motivo di orgoglio.
Quando un’azienda o una casa editrice usa una foto acquistata in stock deve obbligatoriamente indicare i credit, i quali nelle guide di Lonely Planet sono indicati accanto alla foto (non sempre sotto di essa ma anche lateralmente ad essa, nel caso la foto sia in copertina sono indicati a fine libro).
Il sito di microstock da cui Lonely Planet ha trovato le mie foto è Shutterstock, ma ne esistono tanti altri, per approfondire l’argomento vi rimando al mio Corso di Fotografia Microstock.
Rimani Aggiornato