Guida all’esposimetro e alle modalità di esposizione in fotografia
Esplora l’uso dell’esposimetro e le diverse modalità di esposizione per migliorare la qualità delle tue fotografie.
Autore: Marco Crupi
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Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale.
Nella fotografia digitale è possibile applicare in post produzione gli effetti che prima si ottenevano solo in fase di scatto, ma nonostante questo i filtri fotografici sono ancora in commercio, questo perché alcuni di essi sono ancora utili e i loro effetti non sono ricreabili in Photoshop.
L’esposimetro, un dispositivo fondamentale nella fotografia, può essere integrato nella fotocamera (esposimetro interno) o utilizzato come unità separata (esposimetro esterno). La sua funzione primaria è di misurare la quantità di luce necessaria per ottenere un’esposizione corretta. Ciò avviene attraverso la raccomandazione di un’appropriata combinazione di tempo di esposizione e apertura del diaframma, in relazione alla sensibilità ISO impostata.
Gli esposimetri si classificano principalmente in due categorie:
- Esposimetri a luce riflessa: Questi sono tipicamente incorporati nelle fotocamere. Funzionano puntando la fotocamera verso il soggetto; l’esposimetro misura la luce che viene riflessa dal soggetto verso la fotocamera. È una misurazione particolarmente efficace in scenari dove la luce è uniformemente distribuita.
- Esposimetri a luce incidente: Questi sono normalmente esposimetri esterni, preferiti in ambienti controllati come studi fotografici. Si posizionano vicino al soggetto, con la semisfera bianca rivolta verso la fotocamera. Sono ideali per situazioni con contrasto elevato. In tali casi, si può puntare l’esposimetro direttamente verso la fonte di luce e calcolare una media tra questa lettura e quella delle zone in ombra, per un bilanciamento ottimale dell’esposizione.
Inoltre, l’esposimetro integrato in una fotocamera può operare in diverse modalità, ciascuna adatta a specifiche condizioni di luce e per ottenere particolari effetti atmosferici. La scelta della modalità di esposizione corretta è cruciale per catturare l’immagine desiderata, influenzando fattori come la profondità di campo, la nitidezza del movimento e l’equilibrio generale della luce nell’immagine. La comprensione e la maestria di queste modalità sono pertanto essenziali per ogni fotografo che aspira a creare immagini tecnicamente accurate e artisticamente espressive.
- Modalità Multi-zona o Valutativa (Matrix/Matrice): questa modalità, standard nelle reflex digitali, suddivide la scena in molteplici zone, simili a celle di una scacchiera. Ogni cella viene analizzata individualmente per la luce, e poi, attraverso un algoritmo specifico di ciascun produttore, si calcola un valore medio di esposizione. Questo sistema si avvale di scenari preimpostati memorizzati nella fotocamera, rendendolo il metodo più sofisticato e affidabile attualmente disponibile.
- Modalità Media a Prevalenza Centrale: questa modalità dà maggior peso alla porzione centrale dell’inquadratura, presupponendo la presenza del soggetto principale in quella zona. Pur essendo una volta molto diffusa, sta venendo progressivamente sostituita dalle modalità Valutativa e Parziale, che offrono risultati generalmente superiori. È particolarmente adatta per ritratti, grazie alla sua capacità di interpretare efficacemente i toni della pelle, a patto che il soggetto sia posizionato al centro dell’inquadratura.
- Modalità Semispot o Parziale: questa modalità si concentra su un’area circoscritta al centro dell’inquadratura, attribuendole un’importanza maggiore nella misurazione della luce. La dimensione di questa area varia in base alla fotocamera, ma è generalmente compresa tra l’8% e il 10% dell’area totale. È particolarmente utile per soggetti in primo piano su sfondi luminosi o in condizioni di controluce. Questa modalità, offrendo un campo d’azione più ampio rispetto alla modalità Spot, è più complessa per i fotografi alle prime armi.
- Modalità Spot: in questa modalità, l’attenzione si focalizza su una piccola area al centro dell’inquadratura, che costituisce solitamente circa il 2-3% dell’area totale. L’esposimetro fornisce i valori di tempo e diaframma adatti solo per quella specifica area, ignorando il resto della scena. È ideale per situazioni con contrasti di luce accentuati, come in spettacoli teatrali o in controluce, poiché consente di misurare con precisione l’esposizione sul soggetto senza essere influenzati dalla luce circostante. È una modalità efficace, ma richiede una certa abilità nell’uso.
- Modalità Multi-spot: si tratta di un’evoluzione della modalità Spot. Viene impiegata quando la scena presenta variazioni di luminosità. Invece di affidarsi al sistema Multi-zona, il fotografo può selezionare manualmente le aree di interesse, e la fotocamera calcola la media matematica per determinare l’esposizione corretta. Questa modalità offre un controllo maggiore e consente di gestire in modo più preciso scenari complessi di illuminazione.
- Priorità delle Alte Luci: molte fotocamere hanno anche una modalità di misurazione con priorità delle alte luci, che ha un’icona indicatrice simile a quella della misurazione spot, ma con una stella accanto. La misurazione con priorità delle alte luci protegge maggiormente le aree più luminose nei tuoi scatti. Questo può essere molto utile se hai alcune aree più luminose vicino al tuo soggetto che non vuoi sovraesporre. D’altra parte, la priorità delle alte luci può essere troppo aggressiva in certe scene. Se ci sono scene luminose ma non importanti nel tuo scatto, o parti che taglierai successivamente, allora la priorità delle alte luci sottoporrà certamente a sottoesposizione le parti importanti della tua composizione.
- Media dell’Intero Schermo: questa modalità di esposimetro misura l’esposizione media su tutto lo schermo e imposta l’esposizione della fotocamera al livello appropriato. Questo livello di esposizione rimarrà stabile anche se la composizione o la posizione del soggetto cambiano.
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